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Ecco l'occasione giusta per compiere un bel gesto. Siamo veramente certi che Fabio Sepe, già consapevole, come ci racconta, di non meritare il suo stipendio di dipendente pubblico, verserà tutto il ricavato ai suoi enti di riferimento.
Per il resto, il libro può servire per ripianare un tavolo traballante, coprire il proprio viso al sole quest'estate, o fare bella mostra della sua copertina su una mensola.
Abbiamo invero il sospetto che dei Friends siano le parti migliori come il "Sogno di una rosa senza spine".


Chi proprio volesse leggerlo potrebbe riuscire a sopravvivere ad una serata con Exofabius, come il sottoscritto, anche se questi ha compiuto la propria penitenza seguendo 25 incontri settimanali sulla Preghiera, svolti dall'autore. Nonostante le innovazioni di Papa Francesco, infatti, Fabio Sepe è ancora riconosciuto come "Operatore di Pastorale Giovanile della Chiesa Cattolica".


Chi sceglierà la più breve via della penitenza dedicandosi alla lettura, scoprirà un giovine, un giovine Verter, diremo, che si mette completamente a nudo. Dalla natura matrigna del Leopardi ha ereditato, ci dice, "sfortuna e timidezza" e canta odi alla sua Beatrice che, ancor più di una guida alla visita del Paradiso è immagine Sacra dell'Altissimo, in uno al creato tutto.


E dunque, ogni incrocio di sguardi è un palpito, può essere l'incontro designato, finalmente l'anima eletta! Anima eletta a cui l'autore si dichiara come nel "Cantico alla mia amata" che è vestita da donna ma che sembra debba essere la Santa, madre e figlia che soltanto un'immagine sacra può incarnare. Il nostro ci ricorda la figura di Lilith, espressione di un matriarcato dimenticato dalla storia del mondo secondo alcuni, demone beffardo ed immortale secondo altri. Al contatto, egli si pone in fuga se solo si profila all'orizzonte la preesistenza di una promessa, sia pure soltanto quella nata da uno sfiorarsi di labbra, di uscire una sera con un uomo che non sia lui. Troppo orgoglio?

Arcobaleni d'Amore
per una serata con Exofabius & Friends

Ed. Boopen

Il sottoscritto, da credente sbagliato, giocherebbe con la vita come si presenta senza credere in una divina designazione che faccia di due vicini di culla futuri sposi e nemmeno crede nella santità della vita terrena. Per questo è già autore di una scommessa che vede in gioco il suo patrimonio, posto ben al riparo dalla certezza che finché Exofabius non si darà di più alla vita, convolare a nozze gli sarà difficile, ma questo è altro discorso...


Di questa donna, dicevamo, anzi della moltitudine di cui racconta, non vedrete - fatemelo dire - culi e tette, movenze seducenti o caratteristiche fisiche tanto "sparate" dai rotocalchi, bensì troverete dettagli che forse abbiamo dimenticato: sorrisi, sguardi, carezze, coccole e virtù offerte al culmine in un linguaggio d'altri tempi in "Alla donna virtuosa".

 

Leggete: "Il primo dei vizi", "l'Aurora di un nuovo giorno", "Dio è in te", "l'incanto da un incontro", ed accendete il camino con le pagine dedicate a "Fuoco e Spirito" che ben racconta l'alternarsi di vicissitudini del popolo in cammino nel discernere tra diverse vocazioni, ma non garantisce il lieto fine perché tra "Buffo" e "Brivido" Exofabius ha convinto quella donna di essere il migliore degli uomini. Ergo: lei, disperata, ha scelto di farsi suora!
Non avendo avuto modo di contribuire alla sua raccolta fondi ed avendo ricevuto in dono una copia autografata dall'autore con dedica, prometto solennemente di premiare ogni acquisto conseguito da questa mia con un euro per ogni copia. Fatemi una contestuale email. Con ogni euro del mio contributo offrirò un caffè a Fabio per ringraziarlo per il suo impegno - che pur confessa in "Reazioni" essere votato soltanto a fare innamorare di sé - ed invitarlo a fermarsi alla sua opera prima che fa tanto bene agli enti benefici che riceveranno i fondi raccolti ma tanto meno bene al resto dell'umanità.

 

Leggete la prima pagina: tanti figliocci di battesimo e tanti figliocci di cresima: una strage!

 

Giulio della Valle

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